Si presenta come Babsi Jones, dalla sua biografia si capisce che è una donna ma anche che non ha importanza. Ha scritto un "quasi romanzo" dal titolo "Sappiano le mie parole di sangue" pubblicato per la Rzzoli nella collana "24/7".
La storia sono tante storie raccontate nella Jugoslavia di guerra, vista da quattro donne che sono rintanate in un condominio. Quale Jugoslavia? Vediamo dove abbiamo ficcato la Birmania di qualche giorno fa, e forse ci troviamo anche la Jugoslavia.
Non ho ancora letto il libro, ma alcuni lo definiscono come "destinato a restare" e la sua autrice "un genio". Aspettiamo a parlare, ma intanto possiamo dire quello che vediamo.
Il sito di Babsi Jones è un capolavoro di architettura web, ricco di contenuti, narrazioni, multimedia, incursioni ed escursioni dentro la tela del "mondo" Babsi Jones.
Non c'è politica, non c'è ideologia in questo labirinto.
"Un uomo labirintico non cerca mai la verità, ma sempre e soltanto Arianna", direbbe Albert Camus.
Infatti non sono d'accordo con Ego Perfidie quando dice che l'autrice è donna ma non ha importanza. Importa eccome, lo sguardo della donna di fronte allo'orrore è sempre di grande umanità, e si espirme in parole con un tono di sdegno...
Complimenti per il blog