A un anno dall'uscita (modesta) dell'album, il boom
di John McCauley sul New York Times
Vogliate accogliere nella gran cassa della vostra stanza questo giovane e disperato cantautore, dalla voce roca e dalla musica di un folk sgraziato ma intensamente nostalgico. Il 22enne John McCauley, in arte Deer Tick sguinzaglia un albun dal titolo War Elephant che contiene un condensato di quelli che devono essere i suoi ascolti di giovane americano nato sulla costa est, Rhode Islands. Il buon vecchio grunge, il country fatto a una certa maniera, la musica popolare americana dagli anni 50 ad oggi, l'immancabile blues, il fingerpicking.
E'curioso come dal dì in cui uscì l'album, nel 2007, i giudizi furono alquanto cauti, poi, ad un anno di distanza, una riedizione dell'album proprio grazie a giudizi positivi provenienti da grossi giornali.
Deer Tick resta comunque un cantautore disperato, intriso di nostalgia e per niente intenzionato a comprare una pedaliera. In compenso la sua band si è allargata, ha reclutato altri musicisti e da un sacco di tempo gira l'America, scanzonato e sicuro di quello che vuole, di quello che fa.
E non saremo noi a dargli torto.
FONTI
Myspace
Pitchfork Media
I guess i'm floating
Wikipedia
Sito Ufficiale
Partisan Records
di John McCauley sul New York Times
Vogliate accogliere nella gran cassa della vostra stanza questo giovane e disperato cantautore, dalla voce roca e dalla musica di un folk sgraziato ma intensamente nostalgico. Il 22enne John McCauley, in arte Deer Tick sguinzaglia un albun dal titolo War Elephant che contiene un condensato di quelli che devono essere i suoi ascolti di giovane americano nato sulla costa est, Rhode Islands. Il buon vecchio grunge, il country fatto a una certa maniera, la musica popolare americana dagli anni 50 ad oggi, l'immancabile blues, il fingerpicking.
E'curioso come dal dì in cui uscì l'album, nel 2007, i giudizi furono alquanto cauti, poi, ad un anno di distanza, una riedizione dell'album proprio grazie a giudizi positivi provenienti da grossi giornali.
Deer Tick resta comunque un cantautore disperato, intriso di nostalgia e per niente intenzionato a comprare una pedaliera. In compenso la sua band si è allargata, ha reclutato altri musicisti e da un sacco di tempo gira l'America, scanzonato e sicuro di quello che vuole, di quello che fa.
E non saremo noi a dargli torto.
FONTI
Myspace
Pitchfork Media
I guess i'm floating
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Sito Ufficiale
Partisan Records
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