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Thao Nguyen, Laura Marling, Basia Bulat °°°°°° Il folk suonato dalle donne

Diego Roma Filed Under:
C'è chi dice che il futuro del mondo sarà tutto
al femminile. Quello della musica sembra lo sia già.


Tre voci femminili, tre universi diversi, ma tutte capaci di dare un tocco di originalità alle proprie composizioni. Impossibile parlare di generi musicali, ma una cosa è certa. Le donne il folk lo conoscono bene.

Thao Nguyen


La prima novità porta il nome Thao Nguyen, è una giovane promessa dell'indie pop di stanza a Washington. Riesce a costruire delle canzoni vive e intrise di melodie spumeggianti, che strizzano l'occhio al folk come al rag, sulla scia della migliore Ani di Franco. Americana dalle evidenti origini asiatiche, il suo approccio è rock ma riesce a dare una caratteristica diversa ad ogni canzone, con ritmi che a volte sono frenetici, altre sincopati, altre ancora delicati e sinuosi. Si sentono le influenze orientali, ma anche la scuola folk americana. Tutto fuso, tutto amalgamato, impossibile parlare di genere. Che sia accompagnata da un gruppo, come nel caso dei The Get Down stay Down, o che si esprima solo con la sua chitarra, Thao Nguyen sembra trovarsi perfettamente a suo agio con il blues, il country, il fingerpicking e il pop moderno. La sua musica è leggera e intrigante.
Il suo Myspace offre una forbita collezione di canzoni e del materiale video. Notevole a mio avviso la bellissima Feet Asleep. Impossibile farsi scappare questa giovane affascinante artista.

Sito ufficiale
Video Blog
Myspace


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Laura Marling


Ha soli 18 anni questa biondissima folksinger, e arriva dal Regno Unito. E' Laura Marling, figura già nota in inghilterra e presente su diversi blog, ma che in Italia non lascia traccia. Sonorità ben più grezze, quelle della cantante inglese, che spesso si affida esclusivamente alle sei corde e alla sua voce nitida per cantare di fantasmi e notti di terrore. Il suo Myspace è veramente avaro, solo due canzoni, ma Night Terror (per l'appunto) è una canzone meravigliosa, con delle bellissime trame di archi che si incontrano e si scontrano. La Marling è per gli amanti di quel cantautorato puro che se la cava anche con poco, spaziando tra strumentazione e unplugged. Internet offre comunque strade alternative per ascoltarla. Oltre al file sharing (ma compratela, compratela) sul sito ufficiale c'è la possibilità di sentire l'ultimo singolo "Ghosts" con iTunes e di accedere alle diverse piattaforme (You Tube, Myspace), tra cui la britannica Later, di cui postiamo interamente il video.

Find out more at bbc.co.uk/later


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Basia Bulat

Dal freddo Canada invece arriva Basia Bulat, un'altra cantautrice uscita per i tipi della Rough Trade. Molto più che delle gradevoli ballate. Sentimento e dichiarazioni d'amore armata dell'inseparabile Autoharp (una sorta di piccola arpa elettrica), con Oh My Darling è netta la grande capacità di costruire melodie orecchiabili anche qui dalla vena malinconica (bellissime Little Waltz e Snake and Ladders, disponibili su Myspace). Archi pizzicati e aperture orchestrali, arpeggi cristallini e belle pennate alla chitarra, ritmiche sempre azzeccate (sarà che alle percussioni c'è uno che fa Bulat di cognome), anche quando si tratta solo di un battito di mani. Ma gli strumenti sono davvero tanti: ukelele, flauti, violoncelli e violini, e accanto alla voce di Basia cori e controcori. La voce della Bulat mescola un pò le carte tra le reminscenze del passato e l'approccio acustico di certo nuovo pop. La copertina del disco cartonato la vede simpatica e semplice, con un grosso cappellone in testa. All'interno del digipack una foto di automobili sotterrate dalla neve di Montreal. Ma le canzoni di Basia Bulat riescono a scaldare. Bisogna saperla ascoltare, il Canada non delude mai. Basti pensare che gli studi di registrazione sono quelli resi famosi dagli Arcade Fire e da Silver Mt Zion.

Sito ufficale
Myspace
Rough Trade