Un Folk sgrammaticato pronto ad essere il disco dell'anno
Che cosa sto aspettando a presentarvi questa band? Cosa c'ho tanto da indugiare su questo che sarà uno dei dischi dell'anno?
Attic Thieves, nuovo lavoro di Ralfe Band (Domino), band inglese dalle così tante sfumature che mi manca la grammatica per raccontarle. Orchestra, questo l'unico sostantivo che mi viene, poi tra gli agettivi sceglierei sbilenca e acida. Ma voi sapete bene che non sarebbero sulle pagine di questo blog se non ci fosse al principio quella cosa che si chiama "melodia".
Poi è normale, si va dalla freakettona "Helmutsine", cantata con il falsetto e intrisa di trombe, percussioni e una costruzione imponente di spazi sonori; a "Lost Like Gods", che suona come il valzer delle nostalgie, di una dolcezza spiazzante, strapazzata e melanconica, dove spuntano violini a fare da scudo al pianoforte, e qualche soffio di fisarmonica. Poi c'è la canzone che dà il titolo all'album.
Attics
Questo è folk europeo. Sì, fanno pensare un pò ai Vetiver, al gusto psichedelico di Devendra Banhart, specie per l'uso delle tastiere, ma anche a Black Heart Procession, per esempio, o anche i Pavement.
Per farla breve, conosco qualcuno di voi che si innamorerà subito di questo disco, che non smetterà più di ascoltarlo, che dirà: "Cazzo!!".
Questi inglesi sono usciti dai gangheri. Hanno ascoltato talmente tanta musica che sono saliti ad un empireo di suoni e intuizioni di cui ancora adesso strabuzzo. C'è un player nel sito, per ogni album tranne l'ultimo.
Per chi si trovasse dalle parti di Rimini (11 dic 2008 Velvet), Verona (Francavilla di - 12 dic 2008 Arci Kroen) o Udine (Tarcento, 13 dic 2008 Villa de Rubeis Florit), si farebbe un bel regalo di natale prima che arrivi il natale.
Io per ora ho finito.
Fonti:
Marco
Sito Ufficiale
YouTube
Myspace
Che cosa sto aspettando a presentarvi questa band? Cosa c'ho tanto da indugiare su questo che sarà uno dei dischi dell'anno?
Attic Thieves, nuovo lavoro di Ralfe Band (Domino), band inglese dalle così tante sfumature che mi manca la grammatica per raccontarle. Orchestra, questo l'unico sostantivo che mi viene, poi tra gli agettivi sceglierei sbilenca e acida. Ma voi sapete bene che non sarebbero sulle pagine di questo blog se non ci fosse al principio quella cosa che si chiama "melodia".
Poi è normale, si va dalla freakettona "Helmutsine", cantata con il falsetto e intrisa di trombe, percussioni e una costruzione imponente di spazi sonori; a "Lost Like Gods", che suona come il valzer delle nostalgie, di una dolcezza spiazzante, strapazzata e melanconica, dove spuntano violini a fare da scudo al pianoforte, e qualche soffio di fisarmonica. Poi c'è la canzone che dà il titolo all'album.
Attics
Questo è folk europeo. Sì, fanno pensare un pò ai Vetiver, al gusto psichedelico di Devendra Banhart, specie per l'uso delle tastiere, ma anche a Black Heart Procession, per esempio, o anche i Pavement.
Per farla breve, conosco qualcuno di voi che si innamorerà subito di questo disco, che non smetterà più di ascoltarlo, che dirà: "Cazzo!!".
Questi inglesi sono usciti dai gangheri. Hanno ascoltato talmente tanta musica che sono saliti ad un empireo di suoni e intuizioni di cui ancora adesso strabuzzo. C'è un player nel sito, per ogni album tranne l'ultimo.
Per chi si trovasse dalle parti di Rimini (11 dic 2008 Velvet), Verona (Francavilla di - 12 dic 2008 Arci Kroen) o Udine (Tarcento, 13 dic 2008 Villa de Rubeis Florit), si farebbe un bel regalo di natale prima che arrivi il natale.
Io per ora ho finito.
Fonti:
Marco
Sito Ufficiale
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Myspace
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