Meg Hutchinson - The Living Side
Diego Roma Filed Under: Etichette: Meg Hutchinson, Red House Records, The Living Side
Vette altissime tra letteratura e musica nel disco della compositrice americana più premiata d'America
Basta questa voce a rimettere tutto a pari. Il genio è una cosa semplice, assomiglia al mare, a una spiaggia, a due barchette di carta. Assomiglia incredibilimente a The Living Side (Red House Records, 2010), al sapore fresco, ventilato, libero e assolutamente melodico del disco di Meg Hutchinson, folksinger proveniente dalla zona rurale del Massachussets, pluripremiata compositrice a metà tra la poesia e la canzone, arrivata con questo disco alla sua piena maturità. Le vette toccate dalla Hutchinson difficilmente sfiorano la media del cantautorato folk contemporaneo. Siamo di fronte alla perfetta fusione di musica e lirica, letteratura e melodia, sofisticatezza e semplicità. Questo disco meritava di essere menzionato, nonostante manchino le parole per descriverne la bellezza.
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Basta questa voce a rimettere tutto a pari. Il genio è una cosa semplice, assomiglia al mare, a una spiaggia, a due barchette di carta. Assomiglia incredibilimente a The Living Side (Red House Records, 2010), al sapore fresco, ventilato, libero e assolutamente melodico del disco di Meg Hutchinson, folksinger proveniente dalla zona rurale del Massachussets, pluripremiata compositrice a metà tra la poesia e la canzone, arrivata con questo disco alla sua piena maturità. Le vette toccate dalla Hutchinson difficilmente sfiorano la media del cantautorato folk contemporaneo. Siamo di fronte alla perfetta fusione di musica e lirica, letteratura e melodia, sofisticatezza e semplicità. Questo disco meritava di essere menzionato, nonostante manchino le parole per descriverne la bellezza.
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